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Dublin Core
The Dublin Core metadata element set is common to all Omeka records, including items, files, and collections. For more information see, http://dublincore.org/documents/dces/.
Title
A name given to the resource
SCIENZIATI
Creator
An entity primarily responsible for making the resource
Giovanni Aglialoro
Subject
The topic of the resource
Biografie di scienziati
Contributor
An entity responsible for making contributions to the resource
Allievi delle classi:
2C a.s. 2018-2019
3C, 3B, 2B a.s. 2017-2018
1B, 1C a.s. 2019-2020
Scienziati
Biografie di personaggi che hanno lasciato un segno nella Scienza.
Nome completo
Nome Cognome
Inserire anche eventuali secondi nomi e/o cognomi (nubile, sposata).
Es.: Maria Skłodowska Curie, Carl Friedrich Gauss.
Nicolaus Copernicus (LAT)
Mikolaj Kopernik (POL)
Luogo e data di nascita
...da scriversi, ad es., così:
Bologna, 25 aprile 1874
Boston (USA), 17 gennaio 1706
Rudkøbing (Danimarca), 14 agosto 1777
Thorn (odierna Torun) (Polonia), 19 febbraio 1473
Luogo e data di morte
... da scriversi con gli stessi criteri usati per luogo e data di nascita.
Frauenburg (odierna Frombork) (Polonia), 24 maggio 1543
Biografia
Breve racconto della vita e dei contributi dati alla scienza (scoperte, invenzioni, teorie, modelli).
Nacque da un mercante di lingua tedesca e una nobildonna di Thorn. Dopo la morte dei genitori venne adottato dallo zio materno, dal 1489 vescovo di Varmia, il quale lo aiutò prima di entrare nell’università di Cracovia, dove si appassionò all’astronomia, però non riuscì a conseguire la laurea. Nel 1496 andò a studiare diritto all’università di Bologna, ma intanto continuò ad approfondire l’astronomia insieme all’astronomo Domenico M. Novara. Nel frattempo era stato nominato canonico (carica ecclesiastica) di Frauenburg. Nel 1500 si laureò e fece una breve tappa a Roma, sempre per motivi di studio, prima di tornare a Frauenburg, per poi l’anno dopo andare a studiare medicina a Padova. Nel 1503 si addottorò in diritto canonico a Ferrara. Nello stesso anno tornò in Polonia per via dei suoi impegni da canonico e per aiutare lo zio fino alla sua morte nel 1512. A Frauenburg proseguì le sue ricerche astronomiche e nel 1516 ricevette dal capitolo di Varmia l’incarico di amministrare le terre intorno ad Allenstein (odierna Olsztyn), nel cui castello scrisse parte di “De Revolutionibus Orbium Coelestium” (la rivoluzione delle sfere celesti), il suo trattato in cui espone la teoria eliocentrica, ma fu sempre restio a pubblicarla in quanto andava contro le sacre scritture, le quali si rifacevano al sistema tolemaico, reputato veritiero all’epoca, che sosteneva il geocentrismo. Nel suo trattato riprese la teoria eliocentrica, sostenuta da alcuni antichi greci e dai pitagorici, secondo la quale i pianeti, compresa la Terra, girano attorno al Sole. Sosteneva inoltre che i pianeti, oltre a girare attorno al Sole, ruotano sul proprio asse e sul piano dell’eclittica. Ciò spiega alcuni fenomeni celesti (es.:l’apparente moto retrogrado di Marte, Giove e Saturno) che contrastavano la teoria geocentrica e geostatica. Ma Copernico era d’accordo con le tesi aristotelico-tolemaiche dell’esistenza delle sfere celesti e della finitezza dell’universo, che terminava con il cielo immobile delle stelle fisse. Copernico non inventò l’eliocentrismo, ma lo elaborò in modo tale da essere in grado di fare delle previsioni accurate tanto quanto il sistema tolemaico. Ma la sua teoria non fu compresa subito, in quanto troppo complicata e differente dal geocentrismo. Il trattato, formato da sei libri, fu ultimato solo nel 1539. Infine, sotto le pressioni di vari suoi amici, venne pubblicato il trattato da Gioacchino Retico, suo discepolo nei due anni precedenti, che affidò ad Andrea Osiander la fine della pubblicazione, in quanto Retico non poteva. Osiander scrisse una premessa nella quale sosteneva che l’opera non intendeva contrastare la versione tolemaica sostenuta dalla chiesa. Ciò evitò che il libro entrasse nell’Indice dei libri proibiti fino al 1616, quando il copernicanesimo venne condannato dalla Chiesa a seguito del processo su Galileo Galilei. L’opera venne pubblicata poco prima della sua morte.
Attestati
Elenco, con brevi note, degli eventuali e principali riconoscimenti ricevuti.
Niccolò Copernico in vita non ricevette altri riconoscimenti se non la sua laurea in diritto conseguita a Bologna e quella in diritto canonico a Ferrara.
Inoltre fu canonico di Varmia ed amministratore delle terre intorno ad Allenstein.
Pubblicazioni
Breve elenco dei principali libri e/o articoli scientifici prodotti dal personaggio.
De hypotesibus motuum coelestium a se constitutis commentariolus (1881)(postumo)
De revolutionibus orbium coelestium (1543)
Curiosità
Aneddoti e/o situazioni particolari della vita privata che hanno contraddistinto il personaggio.
Una leggenda dice che abbia ricevuto la prima copia del trattato "De revolutionibus" il giorno prima della sua morte. Un'altra leggenda dice che un suo amico gliel'abbia messa in mano sul letto di morte, lui si svegliò dal coma, la vide, sorrise, e perì. Fu seppellito nella cattedrale di Frauenburg, ma la sua tomba venne solamente identificata nel 2008. Il 22 maggio 2010 fu sepolto con onore nella cattedrale di Frombork.
Riferimenti
Citare almeno 3 riferimenti bibliografici consultati per la stesura della scheda, ad es.: link a pagine web, articoli scientifici, titoli di libri (e loro autore, ...).
Si raccomanda di non attingere informazioni solo da wikipedia (fin troppo ovvio...) ma di valutare anche altri siti web affidabili e autorevoli.
<a href="https://www.treccani.it/enciclopedia/nicola-copernico/">https://www.treccani.it/enciclopedia/nicola-copernico/</a><br /><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Niccol%C3%B2_Copernico#cite_note-hockey462-1">https://it.wikipedia.org/wiki/Niccol%C3%B2_Copernico#cite_note-hockey462-1</a><br /><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/De_revolutionibus_orbium_coelestium">https://it.wikipedia.org/wiki/De_revolutionibus_orbium_coelestium</a><br /><a href="https://biografieonline.it/biografia-niccolo-copernico">https://biografieonline.it/biografia-niccolo-copernico</a>
Dublin Core
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Title
A name given to the resource
NICCOLO' COPERNICO
Creator
An entity primarily responsible for making the resource
Nicola Clapiz
Contributor
An entity responsible for making contributions to the resource
Nicola Clapiz
astronomia
Copernico
teoria eliocentrica
teoria geocentrica
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Dublin Core
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Title
A name given to the resource
SCIENZIATI
Creator
An entity primarily responsible for making the resource
Giovanni Aglialoro
Subject
The topic of the resource
Biografie di scienziati
Contributor
An entity responsible for making contributions to the resource
Allievi delle classi:
2C a.s. 2018-2019
3C, 3B, 2B a.s. 2017-2018
1B, 1C a.s. 2019-2020
Scienziati
Biografie di personaggi che hanno lasciato un segno nella Scienza.
Nome completo
Nome Cognome
Inserire anche eventuali secondi nomi e/o cognomi (nubile, sposata).
Es.: Maria Skłodowska Curie, Carl Friedrich Gauss.
Tycho Brahe
Luogo e data di nascita
...da scriversi, ad es., così:
Bologna, 25 aprile 1874
Boston (USA), 17 gennaio 1706
Rudkøbing (Danimarca), 14 agosto 1777
Knutstorp (Danimarca), 14 dicembre 1546
Luogo e data di morte
... da scriversi con gli stessi criteri usati per luogo e data di nascita.
Praga (Repubblica Ceca), 24 ottobre 1601
Biografia
Breve racconto della vita e dei contributi dati alla scienza (scoperte, invenzioni, teorie, modelli).
Il suo vero nome era Tyge, latinizzato in Tycho intorno all’età di 15 anni.
Visse con la sua famiglia natale per pochi anni, adottato poi dallo zio, ancora più benestante del nucleo famigliare d’origine.
A soli 13 anni intraprese gli studi universitari a Copenhagen, dove si dedicò, assecondando i desideri degli zii, agli studi umanistici: latino, filosofia e retorica.
Se non che, il 21 Agosto 1560 alle ore 13, nel cielo di Copenhagen vi fu un’eclisse solare parziale. Il quattordicenne Tyge fu rapito dal fenomeno naturale tanto da convincere i suoi professori a spronarlo nello studio scientifico dell’astronomia.
Brahe fu l'ultimo grande sostenitore della teoria geocentrica.
Quando, nel 1572, scoprì la stella nova (oggi chiamata supernova), che studiò e descrisse nella sua prima opera, il re di Danimarca e Norvegia Federico II lo invitò a tenere un corso di astronomia all'università di Copenaghen e gli assegnò poi una rendita annua. Il re mise poi a sua disposizione i mezzi per costruire un osservatorio astronomico sull’isola di Hven dove, nel 1576 e nel 1584, furono edificati gli osservatori di Uranienborg (il castello d'Urania) e Stjärneborg (il castello delle stelle).
Circondato da allievi e studiosi, Brahe costruì e perfezionò strumenti per l’osservazione, accumulando così una gran quantità di dati estremamente precisi, dai quali l'allievo Keplero (convinto eliocentrista) seppe trarre le Tavole rudolfine (catalogo di un migliaio di stelle) e le famose tre leggi dei moti planetari.
La sua indipendenza religiosa e il disprezzo per la nobiltà gli procurarono molti nemici e Cristiano IV, successore di Federico II, nel1588, ritirò tutti i benefici concessi all’ astronomo.
Nel 1597 Brahe abbandonò Uranienborg, trasferendosi dapprima ad Amburgo e stabilendosi poi definitivamente a Praga, dove ricevette, dall'imperatore Rodolfo II, i fondi per realizzare un nuovo osservatorio e quindi la possibilità di riprendere le ricerche; ma la morte, avvenuta nel 1601, gli impedì terminare i lavori.
L’importanza di Brahe è dovuta al fatto che fu uno dei primi ricercatori capaci di condurre un lavoro sperimentale serio e rigoroso. A differenza sua, gli uomini di scienza dell’epoca si rifacevano ancora ai dati sperimentali dell’epoca tolemaica.
Fu anche il primo astronomo in grado di correggere le osservazioni sull'effetto della rifrazione atmosferica e di apportare notevoli miglioramenti alla teoria della Luna.
Rifiutò il sistema copernicano perché i suoi strumenti non erano in grado si rilevare la parallasse annua delle stelle, da lui giustamente prevista come conseguenza del moto di rivoluzione terrestre.
Elaborò un sistema (ticonico) che poneva la Terra al centro dell’universo, al centro delle orbite del Sole e della Luna. Mentre gli altri cinque pianeti: Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno, secondo la sua teoria, orbitavano intorno al Sole.
Di Brahe vanno anche ricordate due importanti osservazioni: la prima riguarda una cometa che Tycho osservò nel 1577, e della quale calcolò la traiettoria, scoprendo che orbitava attorno al sole: conferma sperimentale della visione copernicana. La seconda riguarda una stella anomala (una supernova) che comparve in un punto in cui non si erano mai viste stelle, diventando sempre più luminosa, finché dopo alcuni anni si attenuò e scomparve. Ciò aveva una sconvolgente conseguenza: le stelle non potevano essere oggetti eterni e immutabili come gli antichi avevano immaginato.
Attestati
Elenco, con brevi note, degli eventuali e principali riconoscimenti ricevuti.
A Tycho Brahe sono stati dedicati:
- un cratere di 85 km di diametro (Cratere Tycho) sulla Luna
- un monumento in marmo in cui è ritratto insieme a Giovanni Keplero, a Praga, nei pressi del Castello
- un asteroide: 1677 Tycho Brahe
- il genere di palme Brahea
Pubblicazioni
Breve elenco dei principali libri e/o articoli scientifici prodotti dal personaggio.
Due volumi riguardanti l'osservazione dei punti lungo l'orbita di Marte, dati che resero possibile (molti anni dopo) la scoperta delle sua ellitticità da parte di Keplero.
Curiosità
Aneddoti e/o situazioni particolari della vita privata che hanno contraddistinto il personaggio.
La storia più singolare intorno al personaggio è sicuramente quella che riguarda il suo naso: a 20 anni Brahe, studente all’università di Rostock, litiga con un nobile danese, tale Parsbjerg, su chi dei due è il miglior matematico. Lo scontro finisce con un duello, durante il quale un colpo di spada gli porta via di netto il naso. L’astronomo sarà costretto per tutta la vita a portare una protesi, costruita con metalli nobili, che tiene incollata al moncherino con una speciale pasta di sua invenzione. Da qui la teoria per la quale sarebbe morto di auto-avvelenamento involontario, causato proprio da quell’impasto a base di mercurio, ipotesi smentita dalle recenti analisi, che invece hanno determinato le reali cause della morte, narrate a suo tempo dal più famoso fra i suoi allievi: Keplero.
Anno 1601, Brahe ha 55 anni, è ospite a un banchetto reale. Lo scienziato è costretto a trattenere lo stimolo alla minzione, perché alzarsi da tavola prima che si alzi il re è maleducazione. Lui rispetta l’etichetta, stringe i denti, soffre, resiste, finché gli scoppia la vescica. Seguono 11 giorni di agonia e dolori atroci, durante i quali detta il suo epitaffio: “Visse come un saggio, morì come uno stupido“, che lo portano al decesso.
Riferimenti
Citare almeno 3 riferimenti bibliografici consultati per la stesura della scheda, ad es.: link a pagine web, articoli scientifici, titoli di libri (e loro autore, ...).
Si raccomanda di non attingere informazioni solo da wikipedia (fin troppo ovvio...) ma di valutare anche altri siti web affidabili e autorevoli.
<ul>
<li><a href="http://www.matefilia.it/arturnet/numero4/riv_cop/mappa2/ticho/brahe.htm" target="_blank" rel="noopener">http://www.matefilia.it/arturnet/numero4/riv_cop/mappa2/ticho/brahe.htm</a></li>
<li><a href="http://www.artedirealizzarelimpossibile.com/blog/399-il-naso-dell-astronomo" target="_blank" rel="noopener">http://www.artedirealizzarelimpossibile.com/blog/399-il-naso-dell-astronomo</a></li>
<li><a href="https://www.astronomia.com/progetti/locchio-infinito-di-galileo/prima-di-galileo/tycho-brahe-e-la-perfezione-delle-osservazioni/" target="_blank" rel="noopener">https://www.astronomia.com/progetti/locchio-infinito-di-galileo/prima-di-galileo/tycho-brahe-e-la-perfezione-delle</a></li>
<li><a href="https://www.astronomia.com/progetti/locchio-infinito-di-galileo/prima-di-galileo/tycho-brahe-e-la-perfezione-delle-osservazioni/" target="_blank" rel="noopener">osservazioni/</a><a href="https://www.torinoscienza.it/personaggi/tycho-brahe" target="_blank" rel="noopener">https://www.torinoscienza.it/personaggi/tycho-brahe</a></li>
<li><a href="http://www.sioechcf.it/allegati/storia/TBrae_cap_5.pdf" target="_blank" rel="noopener">http://www.sioechcf.it/allegati/storia/TBrae_cap_5.pdf</a></li>
</ul>
Dublin Core
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Title
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TYCHO BRAHE
Creator
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Luca Fantini
Contributor
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Luca Fantini
astronomia
cometa
Danimarca
geocentrismo
naso
supernova
tavole rudolfine
Uranienborg
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Title
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SCIENZIATI
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Giovanni Aglialoro
Subject
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Biografie di scienziati
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Allievi delle classi:
2C a.s. 2018-2019
3C, 3B, 2B a.s. 2017-2018
1B, 1C a.s. 2019-2020
Scienziati
Biografie di personaggi che hanno lasciato un segno nella Scienza.
Nome completo
Nome Cognome
Inserire anche eventuali secondi nomi e/o cognomi (nubile, sposata).
Es.: Maria Skłodowska Curie, Carl Friedrich Gauss.
Ipazia
Luogo e data di nascita
...da scriversi, ad es., così:
Bologna, 25 aprile 1874
Boston (USA), 17 gennaio 1706
Rudkøbing (Danimarca), 14 agosto 1777
Alessandria d'Egitto, 350/370
Luogo e data di morte
... da scriversi con gli stessi criteri usati per luogo e data di nascita.
Alessandria d'Egitto, marzo 415
Biografia
Breve racconto della vita e dei contributi dati alla scienza (scoperte, invenzioni, teorie, modelli).
Ipazia fu una studiosa greca antica, vissuta in epoca ellenistica, ad Alessandria d’Egitto. Nacque tra il 360 e il 370 d.C. e fu uccisa nel marzo 415 ad opera dei parabolani, membri di una setta della chiesa delle origini. Ella si mosse in vari campi della scienza: si interessò di matematica, astronomia e filosofia. In particolare era sostenitrice della filosofia neo-platonica, vale a dire la corrente di pensiero sviluppatasi durante l’epoca ellenistica, che attribuiva una definita interpretazione alle parole del filosofo Platone.
Ipazia era stata introdotta allo studio delle scienze, con tutta probabilità, dal padre Teone, insegnante e studioso di Alessandria. Infatti la donna seguì le orme del genitore, diventando anch’essa insegnante nel Serapeo della città. Nel 393 era a capo della scuola di Alessandria.
Le uniche testimonianze sul conto della donna giunte sino a noi, sono contunute in uno scritto, elaborato dall’allievo di Ipizia: Sinosio. nell’opera Sinosio riporta gli studi compiuti dalla propria maestra. Rimangono però incerti i meriti di Ipazia, in quanto, non essendo in possesso di alcuna delle sue opere, non è possibile stabilire con certezza gli studi che condusse nel campo dell’astronomia e della matematica.
Verosimilmente Ipazia scrisse e commentò varie opere nel corso della sua vita: le fonti antiche le attribuiscono sicuramente un commentario a un'opera di Diofanto di Alessandria, matematico considerato padre dell’algebra, scrittore dell'Arithmetica, un commentario alle Coniche di Apollonio di Perga, famoso geometra, ed infine un commento alle Tavole di Tolomeo. È dubbio se ella abbia composto anche un'opera originale sull'astronomia.; si ipotizza un Canone astronomico. Tuttavia dagli scritti di Sinosio emerge come l’astrolabio, strumento che anticamente veniva utilizzato per calcolare la posizione dei corpi celesti o per stabilire l’ora locale (conoscendo la latitudine), sia stato costruito seguendo i consignli e le indicazioni di Ipazia. Fu ideato da Ipazia anche l’Aerometro, strumento che determina i gradi della rarefazione o condensazione di un dato volume d’aria. Per finire ella inventò l’Idroscopio, il quale indica il peso.
Analoghe difficoltà presenta la ricostruzione del pensiero filosofico di Ipazia. In assenza di opere autografe e di riferimenti espliciti occorre fare ancora riferimento agli scritti del suo allievo Sinesio. Fortunatamente il pensiero di Sinesio non si è mai staccato da quello di Ipazia. É dunque possibile ricostruire con una buona approssimazione ciò che per la studiosa era la filosofia e quale idea avesse di quest’ultima. Gli scritti del devoto allievo ci suggeriscono che il pensiero della donna seguisse la corrente del neoplatonismo. Ma la sua visione di quest’ultimo si distingueva sia dal neoplatonismo orientaleggiante, in nome di un certo razionalismo, sia dal neoplatonismo polemicamente anticristiano della scuola ateniese, decretando una certa neutralità nei confronti del cristianesimo. Ipazia viene ricordata in molti scritti come fine oratrice e grande pensatrice, specialmente le si attribuiva il merito di insegnare pubblicamente la filosofia per le strade di Alessandria (demosia), oltre che insegnarla in riunioni private (Idia). Dalle testimonianze degli storici antichi ci viene descritto come Ipazia fosse dedita all’insegnamento della filosofia per le strade e di come chiarisse alla gente del volgo i difficili concetti che caratterizzavano i pensieri dei filosofi come Platone. Questo sua dedizione all’insegnamento la farà accusare di crimini di calunnia e di pratica di arti magiche. Infatti la sua fine si colloca durante la fase di transito nella quale Alessandria divenne da città di culto pagano a città di religione cristiana.
I cristiani accusarono dunque Ipazia di aver sedotto con arti magiche un prefetto, affinché perseguitasse un vescovo, definendola così una strega. Successivamente il vescovo istigherà i parabolani a tendere un agguato alla filosofa. La sua uccisione venne usata all’epoca come avvertimento ai pagani che ancora occupavano alcuni posti di spicco nell’amministrazione della città e che tentavano di mantenere in vita la cultura ellenica.
Nonostante ciò, in epoca Illuminista, la figura di Ipazia venne ripresa e riportata in opere scritte e nell’arte, venendo ricordata come martire laica del pensiero scentifico e della libertà di pensiero e come vittima del fanatismo religioso.
Attestati
Elenco, con brevi note, degli eventuali e principali riconoscimenti ricevuti.
-Contribuì alla costruzione dell'<em> Astrolabio</em>, antico strumento usato per calcolare la posizione dei corpi celesti;<br />-Ideò l<em>' Aerometro</em>, strumento che determina i gradi della rarefazione o condesazione di un dato volume d'aria;<br />-Inventò l' <em>Idroscopio</em>, strumento che indica il peso;<br />- insegnò e diffuse la filosofia per le strade di Alessandria, tenendo conferenze private (<em>Idia</em>) o pubbliche (<em>demosia</em>).
Pubblicazioni
Breve elenco dei principali libri e/o articoli scientifici prodotti dal personaggio.
-Commento all'Arithmetica (Diofano di Alessandria);
-Commento alle Coniche (Apollonio di Perga);
-Commento alle Tavole (Tolomeo).
Curiosità
Aneddoti e/o situazioni particolari della vita privata che hanno contraddistinto il personaggio.
Figlia di uno studioso di Alessandria, ella sarà come il padre a capo della famosa biblioteca.
Riferimenti
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Si raccomanda di non attingere informazioni solo da wikipedia (fin troppo ovvio...) ma di valutare anche altri siti web affidabili e autorevoli.
https://it.wikipedia.org/wiki/Ipazia
http://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/ipazia/
https://www.donnenellascienza.it/protagoniste/protagoniste-di-ieri/ipazia-dalessandria/scoperte-e-meriti/
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Ipazia
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Giulia Cocconcelli
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Giulia Cocconcelli
Alessandria d'Egitto
astronomia
donna
ellenismo
filosofia
scienziati
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Title
A name given to the resource
SCIENZIATI
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Giovanni Aglialoro
Subject
The topic of the resource
Biografie di scienziati
Contributor
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Allievi delle classi:
2C a.s. 2018-2019
3C, 3B, 2B a.s. 2017-2018
1B, 1C a.s. 2019-2020
Scienziati
Biografie di personaggi che hanno lasciato un segno nella Scienza.
Nome completo
Nome Cognome
Inserire anche eventuali secondi nomi e/o cognomi (nubile, sposata).
Es.: Maria Skłodowska Curie, Carl Friedrich Gauss.
Johann Rudolf Wolf
Luogo e data di nascita
...da scriversi, ad es., così:
Bologna, 25 aprile 1874
Boston (USA), 17 gennaio 1706
Rudkøbing (Danimarca), 14 agosto 1777
Fallanden (Svizzera), 7 luglio 1816
Luogo e data di morte
... da scriversi con gli stessi criteri usati per luogo e data di nascita.
Zurigo(Svizzera), 6 dicembre 1893
Biografia
Breve racconto della vita e dei contributi dati alla scienza (scoperte, invenzioni, teorie, modelli).
è stato un astronomo e matematico svizzero. Professore di astronomia all'Università di Berna nel 1844 e direttore dell'Osservatorio di Berna nel 1847.Nel 1855 accettò la cattedra di astronomia sia all'Università di Zurigo che al Politecnico federale di Zurigo.si è dedicato specialmente alle macchie solari, ne raccolse le osservazioni fin dal tempo di Galileo, riuscendo a individuare con sicurezza il periodo undecennale, per mezzo dei "numeri relativi delle macchie solari", che da lui presero nome.
Attestati
Elenco, con brevi note, degli eventuali e principali riconoscimenti ricevuti.
premio ricevuto: Honorary doctor at the University of Bern.
Pubblicazioni
Breve elenco dei principali libri e/o articoli scientifici prodotti dal personaggio.
fece ricerche di statistica solare presso l'osservatorio di Zurigo. Scrisse: Handbuch der Astronomie (2 vol. 1890-1892).
Riferimenti
Citare almeno 3 riferimenti bibliografici consultati per la stesura della scheda, ad es.: link a pagine web, articoli scientifici, titoli di libri (e loro autore, ...).
Si raccomanda di non attingere informazioni solo da wikipedia (fin troppo ovvio...) ma di valutare anche altri siti web affidabili e autorevoli.
Lessico universale italiano ( Treccani), wikipedia, www.wikizero
Dublin Core
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Title
A name given to the resource
Johann Rudolf Wolf
Creator
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Nicolò Piva
Contributor
An entity responsible for making contributions to the resource
Nicolò Piva
astronomia
macchie solari
osservatorio astronomico
scienziato
università di Berna
-
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Dublin Core
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Title
A name given to the resource
SCIENZIATI
Creator
An entity primarily responsible for making the resource
Giovanni Aglialoro
Subject
The topic of the resource
Biografie di scienziati
Contributor
An entity responsible for making contributions to the resource
Allievi delle classi:
2C a.s. 2018-2019
3C, 3B, 2B a.s. 2017-2018
1B, 1C a.s. 2019-2020
Scienziati
Biografie di personaggi che hanno lasciato un segno nella Scienza.
Nome completo
Nome Cognome
Inserire anche eventuali secondi nomi e/o cognomi (nubile, sposata).
Es.: Maria Skłodowska Curie, Carl Friedrich Gauss.
Christiaan Huygens
Luogo e data di nascita
...da scriversi, ad es., così:
Bologna, 25 aprile 1874
Boston (USA), 17 gennaio 1706
Rudkøbing (Danimarca), 14 agosto 1777
L' Aia, Olanda (Paesi Bassi), 14 aprile 1629
Luogo e data di morte
... da scriversi con gli stessi criteri usati per luogo e data di nascita.
L' Aia, Olanda (Paesi Bassi), 8 luglio 1695
Biografia
Breve racconto della vita e dei contributi dati alla scienza (scoperte, invenzioni, teorie, modelli).
Christiaan Huygens fu un importante fisico meccanico del diciassettesimo secolo.
Noto per aver descritto il moto del pendolo e aver brevettato il primo orologio a pendolo. Lavorò sui fondamenti della Meccanica e si occupò anche di Astronomia e Probabilità.Unì il trattamento matematico dei fenomeni di Galileo con la visione di un disegno definitivo della natura di Descartes. Huygens era nato in un'importante famiglia olandese, suo padre Costantin Huygens aveva studiato filosofia naturale ed era un diplomatico. Fu così istruito in casa fino a 16 anni imparando greco, latino e geometria, ma eccelleva anche nella costruzione di modelli meccanici e suonava il liuto e la viola da gamba. Mentre la sua educazione matematica fu influenzata da Descartes che, durante le visite al padre di Christiaan, si occuppò degli interessi matematici del giovane. In seguito studiò legge e matematica all'università di Leiden dal 1645 al 1647 sotto la guida di Van Schooten. Dal 1647 al 1649 continuò a studiare legge e matematica, ma ora al collegio degli Orange a Breda. Qui fu fortunato ad avere un altro preparato insegnante di matematica, John Pell. Grazie al padre entrò in contatto con Marin Mersenne il quale gli sottoponeva dei problemi matematici da risolvere, tra cui la forma di una fune appesa per gli estremi. Non risolse questo problema, ma il problema collegato di come appendere pesi alla fune in modo che abbia una forma parabolica. Nel 1649 visitò la Danimarca con una missione diplomatica e voleva proseguire per Stoccolma per fare visita a Cartesio, ma una tempesta gli impedì il viaggio e non rivide più l’amico e maestro che morì l’anno seguente. Visitò poi altri paesi europei, inclusa Roma.
Le sue prime pubblicazioni riguardavano problemi matematici e geometrici, ma presto la sua attenzione si rivolse alla molatura di lenti e alla costruzione di telescopi. Nel 1655, attraverso le osservazioni telescopiche, scoprì Titano (la luna di Saturno) e teorizzò che Saturno fosse circondato da un anello. Nel volume “Systema Saturnium" sono raccolte molte delle sue osservazioni astronomiche. Nello stesso anno visitò Parigi dove venne a conoscenza della corrispondenza riguardante la probabilità tra Pascal e Fermat e al suo ritorno scrisse un breve trattato, De Ratiociniis in Ludo Aleae, sul calcolo della probabilità, il primo lavoro a stampa sull’argomento.
Nel 1656 ottenne il brevetto sul primo orologio a pendolo e nell'opera del '58 "Horologium Oscillatorium sive de motu pendulorum" espose la teoria del moto del pendolo, proseguendo il lavoro iniziato da Galileo.
Tornò a Parigi nel 1660 dove incontrò vari scienziati tra i quali Roberval, Desargues e Pascal col quale discusse di idrostatica e del volo e al quale mostrò i suoi telescopi.
Nel 1661 visitò Londra per saperne di più sulla neonata Royal Society, fu favorevolmente impressionato da Wallis e dagli altri scienziati che incontrò, anche qui mostrò i suoi telescopi facendo osservare la Luna e Saturno anche ai duchi di York. Mantenne per sempre i contatti con gli scienziati inglesi e nel 1663 venne eletto Fellow della Royal Society. Nel 1666 si trasferì a Parigi dove lavorò come direttore presso l'Académie des Sciences.
La sua salute era sempre stata precaria fin dalla giovinezza e nel 1670 ebbe una seria malattia che lo costrinse a lasciare Parigi per tornare a casa. Sentendosi vicino alla fine, chiese che i suoi manoscritti di meccanica venissero spediti alla Royal Society, ma alla fine si ristabilì e tornò a Parigi l’anno dopo. Nel 1672 Luigi XIV invase i Paesi Bassi e Huygens si trovò nella difficile posizione di essere in un importante posizione a Parigi nel tempo in cui la Francia era in guerra con il suo paese. Ma nonostante ciò fu abile a continuare il suo lavoro. E In questo periodo conobbe i lavori di Newton sul telescopio e sulla luce e criticò soprattutto la sua teoria dei colori.
In Francia partecipò alla realizzazione dell'Osservatorio di Parigi, inaugurato nel 1672, in cui continuò le osservazioni astronomiche. Huygens tornò a L'Aia nel 1681 in seguito ad un'altra ricaduta della malattia. Al ritorno a Parigi nel 1678 pubblicò il primo abbozzo del suo Traité de la lumière nel quale espone la sua teoria ondulatoria della luce, ancora fortemente ispirata da Cartesio. La sua salute peggiorava continuamente e periodicamente ritornava a L’Aia, tentò poi di rientrare in Francia, ma la revoca dell'Editto di Nantes (che sanciva ai protestanti la libertà di culto) nel 1685 gli precluse tale trasferimento.
Negli anni finali della sua vita Huygens compose una delle prime discussioni sulla vita extraterrestre, pubblicate dopo la sua morte come "Cosmotheoros"(1698).
Huygens morì l'8 luglio 1695 a L'Aia.
Attestati
Elenco, con brevi note, degli eventuali e principali riconoscimenti ricevuti.
In suo onore vennero battezzati:
un monte sulla Luna
un cratere su Marte
la sonda Huygens-Cassini della NASA con lo scopo di studiare Saturno, i suoi anelli e i suoi satelliti.
Pubblicazioni
Breve elenco dei principali libri e/o articoli scientifici prodotti dal personaggio.
fra le tante pubblicazioni abbiamo:
Cyclometriae
Theoremata de quadratura hyperboles, ellipsis et circuli
De Saturni Luna observatio nova
Systema saturnium
Astroscopia Compendiaria tubi optici molimine liberata
Traité de la lumière
Cosmotheoros
Opuscula posthuma
Novus cyclus harmonicus
Curiosità
Aneddoti e/o situazioni particolari della vita privata che hanno contraddistinto il personaggio.
-Si occupò anche di teoria musicale descrivendo un sistema temperato a 31 toni nella sua Lettre touchant le cycle harmonique.
-Non si sa nulla dei colloqui con Newton, che ammirava moltissimo ma del quale criticava la teoria sulla luce e inoltre non credeva alla teoria della gravitazione universale che definì assurda, soprattutto trovava difficile credere all’azione a distanza che chiamò improbable principle of attraction.
-Aveva gravi problemi di salute fin da giovane.
Riferimenti
Citare almeno 3 riferimenti bibliografici consultati per la stesura della scheda, ad es.: link a pagine web, articoli scientifici, titoli di libri (e loro autore, ...).
Si raccomanda di non attingere informazioni solo da wikipedia (fin troppo ovvio...) ma di valutare anche altri siti web affidabili e autorevoli.
https://www.aif.it/fisico/biografia-christiaan-huygens/
https://biografieonline.it/biografia-christiaan-huygens
http://matematica.unibocconi.it/autore/christiaan-huygens
Dublin Core
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Title
A name given to the resource
CHRISTIAAN HUYGENS
Creator
An entity primarily responsible for making the resource
Salma El Assili
Contributor
An entity responsible for making contributions to the resource
Salma El Assili
astronomia
fisico
meccanica
pendolo
Titano
-
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Subject
The topic of the resource
Charles Messier
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Subject
The topic of the resource
Catalogo di Messier
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The topic of the resource
Placca commemorativa sulla sua casa natale
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Title
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SCIENZIATI
Creator
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Giovanni Aglialoro
Subject
The topic of the resource
Biografie di scienziati
Contributor
An entity responsible for making contributions to the resource
Allievi delle classi:
2C a.s. 2018-2019
3C, 3B, 2B a.s. 2017-2018
1B, 1C a.s. 2019-2020
Scienziati
Biografie di personaggi che hanno lasciato un segno nella Scienza.
Nome completo
Nome Cognome
Inserire anche eventuali secondi nomi e/o cognomi (nubile, sposata).
Es.: Maria Skłodowska Curie, Carl Friedrich Gauss.
Charles Messier
Luogo e data di nascita
...da scriversi, ad es., così:
Bologna, 25 aprile 1874
Boston (USA), 17 gennaio 1706
Rudkøbing (Danimarca), 14 agosto 1777
Badonviller (Francia), 26 giugno 1730
Luogo e data di morte
... da scriversi con gli stessi criteri usati per luogo e data di nascita.
Parigi (Francia), 12 aprile 1817
Biografia
Breve racconto della vita e dei contributi dati alla scienza (scoperte, invenzioni, teorie, modelli).
Decimo dei dodici figli di Francoise Grandblaise e di Nicolas Messier, il quale morì quando Charles era undicenne, fu un astronomo francese diventato famoso per il “Catalogo di Messier”, il primo catalogo astronomico di oggetti celesti (110) diversi dalle stelle.
A causa di un incidente nel quale si ruppe una gamba si ritirò da scuola e fu istruito dal fratello per otto anni.
Già da piccolo dimostrò un grande interesse per l’osservazione del cielo e trovò lavoro grazie a un amico di famiglia come segretario presso l’astronomo della Marina Joseph Nicolas Delisle, il quale lo accolse nella sua casa e gli insegnò a usare gli strumenti dell’osservatorio astronomico.
Nel 1754 Messier fu assunto dalla Marina come impiegato e nel 1758 scoprì una cometa (ignaro della precedente scoperta fatta da De la Nux) e la prima nebulosa del suo futuro catalogo: Crab Nebula.
Nel 1757 incominciò la ricerca della cometa di Halley ma per un errore nel calcolo di Delisle il corpo celeste fu cercato in una posizione diversa. La cometa fu poi osservata il 25 dicembre 1758 prima dall'astronomo dilettante tedesco Palitzsch e poi finalmente da Messier il 21 gennaio del 1759; Delisle però pur di non ammettere l’errore obbligò Charles a continuare le osservazioni sulla traiettoria errata e a non annunciare la scoperta (avvenuta il 1° aprile 1779).
In seguito, dopo aver osservato la seconda nebulosa, il transito di Venere, gli anelli di Saturno e due comete tentò di essere ammesso all'Accademia delle Scienze ma non ci riuscì.
Nel 1769 dopo aver scoperto una grande cometa (C/1769 Messier) e aver mandato la descrizione e la mappa al Re di Prussia venne eletto all'Accademia Prussiana delle Scienze di Berlino e nello stesso periodo anche alla Reale Accademia Svedese, all'Academie Royale des Sciences di Parigi e all'Accademia di San Pietroburgo.
Nel 1770 sposò Marie-Françoise de Vermauchampt e si trasferì in un appartamento all'Hôtel de Cluny presso l’Osservatorio, due anni dopo ebbero un figlio che però morì dopo pochi giorni insieme alla madre.
Negli anni successivi continuò le ricerche e lo studio delle comete e iniziò un’intensa ricerca con Méchain per catalogare nuovi oggetti.
Nel 1783 Méchain inviò una lettera a Bernoulli a Berlino insieme ad una traduzione del catalogo di Messier chiedendone la pubblicazione sull'Astronomisches Jahrbuch del 1786. Da allora Messier non si rivolse più alla ricerca di nebulose, avendo perso interesse dopo l’inizio dell’esplorazione di Herschel con strumenti coi quali non poteva competere e continuò la caccia alle comete. Nel frattempo in Francia era scoppiata la rivoluzione e Charles aveva perso il lavoro e il salario mentre Méchain si dovette rifugiare in Italia fino al 1795, anno in cui tornò a Parigi. Messier intanto spinto dal bisogno di aiutare gli astronomi, determinò esattamente la posizione degli oggetti che potevano essere confusi con una cometa nella sua opera “Catalogue des Nébuleuses et des Amas d'Étoiles”. Col passare del tempo Charles ridusse le osservazioni a causa di una grave diminuzione della vista e nel 1807 presentò la sua ultima memoria. Nel 1815 fu colpito da paralisi parziale ma nonostante ciò continuò a partecipare alle riunioni accademiche, la vita a causa della malattia divenne sempre più difficile fino alla sua morte. L’astronomo fu poi sepolto nel cimitero di Père Lachaise a Parigi.
Attestati
Elenco, con brevi note, degli eventuali e principali riconoscimenti ricevuti.
- Fu nominato membro dell'Accademia delle Scienze di Berlino (1769)
- Ricevette da Napoleone la Legion d'Onore (1806)
- A lui furono intitolati un cratere lunare e un asteroide (7359 Messier, scoperto nel 1996)
- Ancora oggi gli oggetti individuati da Messier sono identificati col suo numero di catalogo preceduto dalla sigla "M".
Pubblicazioni
Breve elenco dei principali libri e/o articoli scientifici prodotti dal personaggio.
- Catalogo di Messier
Curiosità
Aneddoti e/o situazioni particolari della vita privata che hanno contraddistinto il personaggio.
- Luigi XVI chiamava Messier "il furetto delle comete" per la sua innata abilità nello scoprirle
- Macchiò la sua reputazione scientifica dedicando a Napoleone la cometa scoperta nel 1769 ritenendola un segno del cielo, fu l'ultima volta che un astronomo serio aderì a credenza astrologiche
- Il catalogo di Messier fu corretto e ampliato fino a M110 solo nel XX secolo.
Riferimenti
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https://lofficina.eu/il-cacciatore-di-comete-charles-messier-e-la-storia-del-suo-famoso-catalogo-astronomico/
https://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Messier
https://catalogo.museogalileo.it/biografia/CharlesMessier.html
https://www.aif.it/fisico/biografia-charles-messier/
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Title
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CHARLES MESSIER
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Jenny Ozmec
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Jenny Ozmec
astronomia
astronomo
Catalogo di Messier
comete
Messier
nebulose
-
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The topic of the resource
Claudio Tolomeo
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The topic of the resource
Illustrazione del sistema geocentrico elaborato da Tolomeo. La rappresentazione non include solo la Terra, centro del Sistema Solare, ma anche le principali costellazioni e i relativi segni zodiacali, segno dello stretto legame tra astronomia e astrologia per le persone dell'epoca.
http://www.cosmicnoise.it/o/files/original/cae9e9fbb464f295d3f148dd369d172b.jpg
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Subject
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Tolomeo fu il primo a creare una specie di reticolo geografico, misurando la latitudine (80°) partendo dall'Equatore, mentre la longitudine (180°) partendo dal meridiano 0, che pose alle isole Canarie, la terra più occidentale fino ad allora conosciuta.
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Tolomeo ritratto, di spalle e coronato, da Raffaello Sanzio, nella "Scuola di Atene", mentre regge un planisfero. La presenza dell'astronomo nel dipinto, assieme a tutti i grandi dell'antica Grecia, fa capire la rilevanza del suo lavoro.
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SCIENZIATI
Creator
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Giovanni Aglialoro
Subject
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Biografie di scienziati
Contributor
An entity responsible for making contributions to the resource
Allievi delle classi:
2C a.s. 2018-2019
3C, 3B, 2B a.s. 2017-2018
1B, 1C a.s. 2019-2020
Scienziati
Biografie di personaggi che hanno lasciato un segno nella Scienza.
Nome completo
Nome Cognome
Inserire anche eventuali secondi nomi e/o cognomi (nubile, sposata).
Es.: Maria Skłodowska Curie, Carl Friedrich Gauss.
Claudius Ptolemy
Luogo e data di nascita
...da scriversi, ad es., così:
Bologna, 25 aprile 1874
Boston (USA), 17 gennaio 1706
Rudkøbing (Danimarca), 14 agosto 1777
Alessandria (Egitto), 100 d.C.
Luogo e data di morte
... da scriversi con gli stessi criteri usati per luogo e data di nascita.
Alessandria (Egitto), 168 d.C.
Biografia
Breve racconto della vita e dei contributi dati alla scienza (scoperte, invenzioni, teorie, modelli).
Poche e imprecise sono le notizie riguardanti Tolomeo arrivate sino ad oggi e, spesso, deducibili dalle informazioni contenute nei suoi stessi scritti; in base al periodo in cui operò è comunque ipotizzabile che l’astronomo nacque ad Alessandria attorno al 100 a.C.. Egli infatti scrisse di aver compiuto la sua prima osservazione astronomica, un’opposizione di Saturno, nel 127 d.C., mentre l’ultima fu una massima elongazione di Mercurio, avvenuta nel 141 d.C.. Nel periodo compreso fra queste due date Tolomeo rimase quasi sicuramente sempre nella sua città natale, attivo nel Museo di Alessandria. Presso la stessa città, allora parte dell’Impero Romano nonché principale centro culturale del Mediterraneo, si occupò non solo di astronomia, ma anche di scienza, fisica, matematica, geografia, arte e, come molti suoi contemporanei, persino astrologia.
Tolomeo scrisse molti trattati in greco, alcuni dei quali molto importanti per la scienza moderna.
Il testo più antico attribuito a Tolomeo è l’Iscrizione Canobica, che contiene alcuni parametri astrologici. Questo è il suo unico scritto la cui data, 146/147 d.C., è stata accertata.
Poco tempo dopo tuttavia l’astronomo si occupò della stesura della sua opera principale, l’Almagesto. Questo trattato, suddiviso in tredici libri, è ancora oggi considerato uno dei testi scientifici più influenti di sempre. Dopo un’introduzione filosofica, Tolomeo scrive di tutti gli argomenti riguardanti l’astronomia matematica greca e presenta dei modelli geometrici il cui scopo è la stima dei futuri e passati movimenti dei cinque pianeti osservabili ad occhio nudo, Sole e Luna. Le informazioni trattate, come esposto da Tolomeo stesso, non sono effettivamente tutte frutto di suoi studi, ma la concentrazione di teorie elaborate da astronomi risalenti al periodo ellenistico, in particolare quelle di Ipparco di Nicea, fatto che ha causato l’insurrezione di molti studiosi moderni.
L’argomento più importante trattato nell’Almagesto, però, è sicuramente il sistema geocentrico, anche detto tolemaico in onore dell’astronomo. I Greci furono infatti i primi a concepire l’idea di un possibile Sistema Solare quindi, sempre nello stesso trattato, Tolomeo unì le conoscenze di predecessori e contemporanei creando un modello illustrato. Secondo Tolomeo i pianeti e gli altri corpi celesti, seguendo orbite circolari, ruotavano attorno ad una Terra piatta e immobile posta al centro del Sistema Solare, visto come una grandissima sfera a sua volta al centro dell’Universo.
Questo trattato, giunto sino a noi da copie arabe successivamente tradotte in latino, ha quindi influenzato secoli di pensiero scientifico, prima di arrivare alla rivoluzione copernicana avvenuta appena quattordici secoli dopo.
Al lavoro di astronomo Tolomeo alternò quello di geografo, scienza della quale è considerato, in parte, padre. Su questa materia scrisse infatti il suo secondo trattato, Geografia, e fece disegnare mappe del mondo abitato fino ad allora conosciuto. Sull’astrologia scrisse invece il Tetrabiblos, considerato il continuo dell’Almagesto, che è ancor oggi utilizzato per studiare gli effetti dei cicli astronomici sulla Terra.
Claudio Tolomeo morì ad Alessandria nel 168 d.C. circa per cause sconosciute.
Attestati
Elenco, con brevi note, degli eventuali e principali riconoscimenti ricevuti.
Tolomeo, oltre ad essere astronomo era anche un matematico; a lui è nominato un teorema della geometria euclidea, per l’appunto il Teorema di Tolomeo, il quale stabilisce la relazione tra i lati e le diagonali di un quadrilatero inscritto in una circonferenza (se un quadrilatero è inscritto in una circonferenza, la somma dei prodotti delle coppie di lati opposti è uguale al prodotto delle sue diagonali). Tolomeo è poi considerato uno dei padri della geografia, ma uno dei suoi meriti più significativi è stata l’elaborazione del sistema geocentrico.
Pubblicazioni
Breve elenco dei principali libri e/o articoli scientifici prodotti dal personaggio.
Tolomeo scrisse molti trattati, di natura scientifica e non, quali:
-Almagesto
-Iscrizione Canobica
-Tavole Manuali
-Ipotesi Planetarie
-Analemma
-Planisphaerium
-Fasi
-Ottica
-Tetrabiblos
-Geografia
-Armonici
Curiosità
Aneddoti e/o situazioni particolari della vita privata che hanno contraddistinto il personaggio.
-Dato che Alessandria, sua città natale, nel II sec. d.C. era parte dell’Impero Romano, Tolomeo era un effettivo cittadino romano (nonostante le sue origini greco-egiziane) e per questo ricevette il nome latino Claudius
-Tolomeo è raffigurato nel celebre affresco La Scuola di Atene (R. Sanzio), atto a reggere un globo terracqueo
-Il sistema tolemaico è lo stesso illustrato da Dante nella Divina Commedia
-Tolomeo era anche amante della filosofia e la sua seguente frase esprime chiaramente il suo pensiero in merito al rapporto fra essa e la scienza, l’astronomia in particolare , ma anche la sua passione per entrambe: "Per quanto sia mortale, so di essere nato per un giorno. Ma quando seguo a mio piacimento la moltitudine tormentata delle stelle nel loro corso circolare, i miei piedi non toccano più la terra."
Riferimenti
Citare almeno 3 riferimenti bibliografici consultati per la stesura della scheda, ad es.: link a pagine web, articoli scientifici, titoli di libri (e loro autore, ...).
Si raccomanda di non attingere informazioni solo da wikipedia (fin troppo ovvio...) ma di valutare anche altri siti web affidabili e autorevoli.
<a href="http://eeever.com/it/claudius_ptolemy" target="_blank" rel="noopener">http://eeever.com/it/claudius_ptolemy</a><br /><br /><a href="http://www.fisica.unina.it/documents/12375590/13725484/2810_Amabile_21-03-2019.pdf/b33898d7-d771-4286-a7e5-ceb1fc286c58" target="_blank" rel="noopener">http://www.fisica.unina.it/documents/12375590/13725484/2810_Amabile_21-03-2019.pdf/b33898d7-d771-4286-a7e5-ceb1fc286c58</a><br /><br /><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Claudio_Tolomeo" target="_blank" rel="noopener">https://it.wikipedia.org/wiki/Claudio_Tolomeo</a><br /><br /><a href="https://www.astronomiamo.it/DivulgazioneAstronomica/Scheda-Biografia/Claudio/TOLOMEO" target="_blank" rel="noopener">https://www.astronomiamo.it/DivulgazioneAstronomica/Scheda-Biografia/Claudio/TOLOMEO</a><br /><br /><a href="https://www.studiarapido.it/sistema-tolemaico-e-sistema-copernicano/" target="_blank" rel="noopener">https://www.studiarapido.it/sistema-tolemaico-e-sistema-copernicano/</a>
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Title
A name given to the resource
CLAUDIO TOLOMEO
Creator
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Ludovica Feresin
Contributor
An entity responsible for making contributions to the resource
Ludovica Feresin
Alessandria d'Egitto
Almagesto
astronomia
geografia
teorema di Tolomeo
Tolomeo
-
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Dublin Core
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Title
A name given to the resource
SCIENZIATI
Creator
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Giovanni Aglialoro
Subject
The topic of the resource
Biografie di scienziati
Contributor
An entity responsible for making contributions to the resource
Allievi delle classi:
2C a.s. 2018-2019
3C, 3B, 2B a.s. 2017-2018
1B, 1C a.s. 2019-2020
Scienziati
Biografie di personaggi che hanno lasciato un segno nella Scienza.
Nome completo
Nome Cognome
Inserire anche eventuali secondi nomi e/o cognomi (nubile, sposata).
Es.: Maria Skłodowska Curie, Carl Friedrich Gauss.
Maria Kirch, Maria Margaretha Winckelmann
Luogo e data di nascita
...da scriversi, ad es., così:
Bologna, 25 aprile 1874
Boston (USA), 17 gennaio 1706
Rudkøbing (Danimarca), 14 agosto 1777
Panitzsch (Germania), 25 febbraio 1670
Luogo e data di morte
... da scriversi con gli stessi criteri usati per luogo e data di nascita.
Berlino (Germania), 29 dicembre 1720
Biografia
Breve racconto della vita e dei contributi dati alla scienza (scoperte, invenzioni, teorie, modelli).
Maria Kirch visse tra il 1670 e il 1720. Nacque il 25 febbraio 1670 a Panitzsch, un villaggio a circa 10 km. a est di Lipsia, in Germania, e morì il 29 dicembre 1720 a Berlino, in Germania. Quando era giovane, credeva di meritare la stessa educazione dei ragazzi della sua età. Suo padre era un ministro luterano e aveva educato Maria a casa. Tuttavia, morì prima che la sua educazione fosse completa e suo zio divenne il suo tutore. Maria era molto interessata all'astronomia, quindi colse l’opportunità di studiare con Christopher Arnold che era un agricoltore appassionato di astronomia. Arnold osservò sia la grande cometa del 1683, otto giorni prima che la individuasse Johannes Hevelius, sia la grande cometa del 1686 (C/1686 R1) studiata, quest'ultima, insieme all'astronomo Gottfried Kirch.
Maria mostrò molta abilità come allieva di Arnold, e presto divenne la sua apprendista. La sua abilità impressionò Arnold a tal punto che la nominò sua assistente. Attraverso Arnold, Maria incontrò il famoso astronomo e matematico tedesco Gottfried Kirch, che aveva 30 anni più di lei e che sposò nel 1692. Gottfried le insegnò a produrre calendari che includevano informazioni sulle fasi lunari, l'impostazione del sole, le eclissi e la posizione del sole e dei pianeti.
Nel 1702, Maria M. Winkelmann Kirch divenne la prima donna a scoprire una cometa anche se il merito della scoperta se lo attribuì Gottfried.
Gottfried morì nel 1710 e nel 1712 Kirch si trasferì nell'osservatorio di von Krosigk. Quell'anno scrisse anche un articolo su una congiunzione imminente di Giove e Saturno. Dopo la morte di von Krosigk nel 1714, Kirch divenne assistente di un matematico a Danzica. Nel 1717 l'Accademia rimproverò Kirch per essere troppo prominente nella vita dell'osservatorio, specialmente nelle funzioni pubbliche. Fu rimossa dalla residenza all'osservatorio, che pose fine alla sua carriera scientifica.
Maria ha continuato a lavorare fuori dagli occhi del pubblico. Alla fine, le condizioni l'hanno costretta a rinunciare a tutto il lavoro astronomico. Morì a Berlino il 29 dicembre 1720. Dopo la sua morte, le sue figlie continuarono molto del suo lavoro.
Attestati
Elenco, con brevi note, degli eventuali e principali riconoscimenti ricevuti.
Medaglia all'Accademia di Berlino (1711)
Pubblicazioni
Breve elenco dei principali libri e/o articoli scientifici prodotti dal personaggio.
Opuscoli astrologici (1709-12), calendari, effemeridi.
Riferimenti
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https://en.wikipedia.org/wiki/Maria_Margaretha_Kirch
https://www.encyclopedia.com/women/encyclopedias-almanacs-transcripts-and-maps/kirch-maria-winkelmann-1670-1720
https://thelifeofmariawinkelmann.weebly.com/index.html
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Title
A name given to the resource
MARIA WINKELMANN
Creator
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Sofia Verardo
Contributor
An entity responsible for making contributions to the resource
Sofia Verardo
astronomia
cometa
German astronomer
Kirch
Maria Winkelmann
-
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Subject
The topic of the resource
immagine ritraente Henrietta Leavitt
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Subject
The topic of the resource
La variabilità nel tempo di una Cefeide
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Subject
The topic of the resource
Esaminazione lastra fotografica per misurare e catalogare la luminosità delle stelle
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Title
A name given to the resource
SCIENZIATI
Creator
An entity primarily responsible for making the resource
Giovanni Aglialoro
Subject
The topic of the resource
Biografie di scienziati
Contributor
An entity responsible for making contributions to the resource
Allievi delle classi:
2C a.s. 2018-2019
3C, 3B, 2B a.s. 2017-2018
1B, 1C a.s. 2019-2020
Scienziati
Biografie di personaggi che hanno lasciato un segno nella Scienza.
Nome completo
Nome Cognome
Inserire anche eventuali secondi nomi e/o cognomi (nubile, sposata).
Es.: Maria Skłodowska Curie, Carl Friedrich Gauss.
Henrietta Swan Leavitt
Luogo e data di nascita
...da scriversi, ad es., così:
Bologna, 25 aprile 1874
Boston (USA), 17 gennaio 1706
Rudkøbing (Danimarca), 14 agosto 1777
Lancaster (USA), 4 luglio 1868
Luogo e data di morte
... da scriversi con gli stessi criteri usati per luogo e data di nascita.
Cambridge (USA), 12 dicembre 1921
Biografia
Breve racconto della vita e dei contributi dati alla scienza (scoperte, invenzioni, teorie, modelli).
Henrietta Swan Leavitt era la figlia del ministro della congregazione George Roswell Leavitt, e di sua moglie Henrietta Swan Kendrick. Era una discendente del diacono John Leavitt, un sarto inglese puritano, che si stabilì nella colonia della Baia del Massachusetts all'inizio del diciassettesimo secolo. Henrietta ha frequentato l'Oberlin College e nel 1892 si è laureata al Radcliffe College; ha poi frequentato la "Society for the Collegiate Instruction of Women", ottenendo una seconda laurea. Era in possesso di un ampio curriculum, che comporendeva il greco classico, le belle arti, la filosofia, la geometria analitica e il calcolo. Fu solo al suo quarto anno di college che Leavitt fece un corso di astronomia, in cui ottenne un voto altissimo. Viaggiò in Europa e in America e durante i suoi viaggi perse l’udito. Fu una astronoma americana e scoprì la relazione tra la luminosità e il periodo delle stelle variabili, Cefeidi. Iniziò a lavorare all'Osservatorio dell’Harvard College come operatrice nel 1893, si occupava di esaminare le lastre fotografiche per misurare e catalogare la luminosità delle stelle.
Sebbene abbia ricevuto pochi riconoscimenti durante la sua vita, è stata la sua scoperta che per la prima volta permise agli astronomi, in seguito, di misurare la distanza tra la Terra e le galassie lontane. Leavitt sviluppò anche, e continuò a perfezionarlo, lo standard di Harvard per le misure fotografiche, una scala logaritmica che ordina stelle per luminosità su 17 magnitudini.
Dopo la morte della Leavitt, Edwin Hubble usò la relazione periodo-luminosità per le Cefeidi, insieme con i cambiamenti spettrali misurati in precedenza dal collega astronomo Vesto Slipher presso l'Osservatorio di Lowell, per capire come l'universo si sta espandendo.La nomination era dovuta proprio alla sua formulazione della relazione periodo-luminosità delle cefeidi. Tuttavia, poiché era già morta, non poté mai essere nominata però le sono stati dedicati l'asteroide 5383 Leavitt e il cratere Leavitt sulla Luna. E’ stato scritto un libro su Henrietta Leavitt: “Le stelle di Miss Leavitt” la storia mai raccontata della donna che scoprì come misurare l'universo, autore: George Johnson
Riferimenti
Citare almeno 3 riferimenti bibliografici consultati per la stesura della scheda, ad es.: link a pagine web, articoli scientifici, titoli di libri (e loro autore, ...).
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https://www.aif.it/fisico/biografia-henriette-swan-leavitt/
https://www.astronomiamo.it/DivulgazioneAstronomica/Scheda-Biografia/Henrietta/Swan%20Leavitt
Dublin Core
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Title
A name given to the resource
HENRIETTA LEAVITT
Creator
An entity primarily responsible for making the resource
Teresa Diana Dagostino Rodriguez
Contributor
An entity responsible for making contributions to the resource
Teresa Diana Dagostino Rodriguez
astronomia
cefeidi
Leavitt
luminosità stelle
magnitudini
relazione periodo-luminosità
universo
-
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Dublin Core
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Title
A name given to the resource
SCIENZIATI
Creator
An entity primarily responsible for making the resource
Giovanni Aglialoro
Subject
The topic of the resource
Biografie di scienziati
Contributor
An entity responsible for making contributions to the resource
Allievi delle classi:
2C a.s. 2018-2019
3C, 3B, 2B a.s. 2017-2018
1B, 1C a.s. 2019-2020
Scienziati
Biografie di personaggi che hanno lasciato un segno nella Scienza.
Nome completo
Nome Cognome
Inserire anche eventuali secondi nomi e/o cognomi (nubile, sposata).
Es.: Maria Skłodowska Curie, Carl Friedrich Gauss.
Susan Jocelyn Bell Burnell
Luogo e data di nascita
...da scriversi, ad es., così:
Bologna, 25 aprile 1874
Boston (USA), 17 gennaio 1706
Rudkøbing (Danimarca), 14 agosto 1777
Belfast (Irlanda del Nord), 15 luglio 1943
Biografia
Breve racconto della vita e dei contributi dati alla scienza (scoperte, invenzioni, teorie, modelli).
Jocelyn Bell è un'astrofisica britannica, scopritrice, sotto la direzione del suo relatore di tesi Antony Hewish, della prima pulsar.
Prima della laurea in Fisica all'Università di Glasgow, Bell dovette vedersela con un sistema scolastico che scoraggiava le ragazze dallo studio delle materie scientifiche: per esempio, esigendo voti di ammissione più alti rispetto a quelli richiesti ai ragazzi.
Bell in seguito alla laurea in fisica a Glasgow, frequentò l'Università di Cambridge (Murray Edwards College) dove ottenne il dottorato. Qui lavorò con Anthony Hewish e con altri, per costruire un radiotelescopio. Lo scopo era di studiare i quasar, che erano stati da poco scoperti. Ascoltando il rumore di fondo della registrazione compiuta sul cielo, Bell trovò un segnale che pulsava regolarmente, più o meno una volta al secondo (1,34 s). La sorgente fu chiamata all'inizio LGM1, dove LGM è l'acronimo di Little Green Men (omino verde); infatti Bell e Hewish pensarono che si trattasse di un segnale proveniente da esseri extraterrestri, in quanto appariva troppo regolare. Ma successivamente Bell individuò altri tre intervalli con periodicità diverse e in tre differenti regioni di cielo: si trattava di stelle, dunque, che chiamò pulsar.
Dopo la grande scoperta del 1967 Bell lavorò all'Università di Southampton dal 1968 al 1973, all'University College di Londra dal 1974 al 1982 e all'Osservatorio Reale di Edimburgo dal 1982 al 1991, prima di diventare professoressa di fisica alla Open University per dieci anni, ed in seguito professoressa "in visita" all'Università di Princeton. Nel 1986 è diventata la project manager per il James Clerk Maxwell Telescope a Mauna Kea, Hawaii. Prima di ritirarsi, Bell era Decano di Scienze all'Università di Bath, tra il 2001 ed il 2004, ed è stata Presidente della Royal Astronomical Society tra il 2002 e il 2004. Attualmente è professoressa in visita alla Oxford University. È stata Presidente dell'Institute of Physics tra il 2008 e il 2010. Nel febbraio del 2018 è stata nominata rettore dell'Università of Dundee.
Nonostante il Premio Nobel per la scoperta delle pulsar sia stato assegnato scorrettamente al solo Hewish, Bell è stata premiata da molte altre organizzazioni
Attestati
Elenco, con brevi note, degli eventuali e principali riconoscimenti ricevuti.
Medaglia Albert A. Michelson del Franklin Institute di Filadelfia.
Premio J. Robert Oppenheimer Memorial del Center for Theoretical Studies, University of Miami.
Premio Beatrice M. Tinsley dell'American Astronomical Society.
Medaglia Herschel della Royal Astronomical Society.
Jansky Lectureship al National Radio Astronomy Observatory.
Premio Magellano dell'American Philosophical Society.
Fellow of the Royal Society.
Fellow of the Royal Society of Edinburgh.
Lezione intitolata a William E. Gordon and Elva Gordon all'Arecibo Observatory.
Grote Reber Medal all'assemblea generale dell'International Radio Science Union di Istanbul.
Royal Medal della Royal Society.
Women of the Year Prudential Lifetime Achievement Award.
Institute of Physics President's Medal.
Special Breakthrough Prize.
Pubblicazioni
Breve elenco dei principali libri e/o articoli scientifici prodotti dal personaggio.
"Broken for Life"
"An Introduction to the Sun and Stars"
"A Quaker Astronomer Reflects: Can a Scientist Also Be Religious?"
Curiosità
Aneddoti e/o situazioni particolari della vita privata che hanno contraddistinto il personaggio.
Bell si batte ancora oggi per i diritti delle donne in ambito scientifico e per migliorare la loro l'incursione nel mondo universitario; di fatti ha contribuito alla fondazione dell'Athena Swan programme che si occupa di questo. Il denaro finanzia borse di dottorato per le persone meno rappresentate in ambito accademico.
Riferimenti
Citare almeno 3 riferimenti bibliografici consultati per la stesura della scheda, ad es.: link a pagine web, articoli scientifici, titoli di libri (e loro autore, ...).
Si raccomanda di non attingere informazioni solo da wikipedia (fin troppo ovvio...) ma di valutare anche altri siti web affidabili e autorevoli.
https://it.wikipedia.org/wiki/Jocelyn_Bell https://www.focus.it/scienza/scienze/jocelyn-bell-burnell-scopritrice-delle-pulsar-ha-vinto-il-breakthrough-prize
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The Dublin Core metadata element set is common to all Omeka records, including items, files, and collections. For more information see, http://dublincore.org/documents/dces/.
Title
A name given to the resource
JOCELYN BELL
Creator
An entity primarily responsible for making the resource
Veronica Iurilli
Contributor
An entity responsible for making contributions to the resource
Veronica Iurilli
astrofisica
astronomia
Jocelyn Bell
premio nobel
PSR B1919+21
radioastronomia