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Biografia
Wladimir Köppen è stato un climatologo che nacque nella regione della Crimea, in Russia, ed in seguito divenne cittadino tedesco.
Figlio di genitori tedeschi, suo padre Peter Köppen, era stato un importante geografo, storico ed etnografo che aveva lavorato presso all'Accademia di San Pietroburgo, ed in segno di gratitudine per i suoi servizi resi alla cultura russa, lo zar Alessandro II di Russia lo nominò accademico, concedendogli una tenuta sulla costa meridionale della Crimea, dove il figlio trovò l'ambientazione per le sue prime esplorazioni botaniche.
La ricchezza della flora e della varietà climatica della Crimea suscitarono l'interesse di Köppen per il mondo delle piante e le sue relazioni sul clima.
Köppen ha frequentato la scuola secondaria a Simferopoli in Crimea, e a partire dal 1864 iniziò i suoi studi botanici presso l'Università di San Pietroburgo; nel 1867 si trasferì all'Università di Heidelberg e successivamente discusse la tesi di dottorato presso Università di Lipsia nel 1870 relativa agli effetti della temperatura sulla crescita delle piante.
Nel 1874 venne chiamato ad Amburgo per dirigere la divisione di telegrafia atmosferica e meteorologia marina presso l'osservatorio marittimo tedesco e dieci anni dopo tracciò le fasce termiche del mondo in base alle temperature medie mensili per cui divenne noto.
Nel 1900 introdusse il suo sistema matematico per classificare i climi in cinque diversi tipi, basati sulla quantità di pioggia depositata e sulla temperatura rilevata in loco.
Ogni tipo di clima venne definito da un gruppo di lettere che, come formula, si esplicavano tramite caratteristiche generali di quel clima: A (clima tropicale piovoso), B (clima secco), C (clima temperato e umido), D (clima boreale o nevoso e forestale) ed E (clima polare o nevoso); ciascuno di questi è definito, come detto, tramite criteri di piovosità, oltre il B, che si basa esclusivamente sul rilevamento dei gradi centigradi .
Köppen in seguito aggiornò il suo primo schema climatico nel 1918, il quale successivamente fu esposto nella seconda edizione del 1923 nel Die Klimate der Erde, mentre il successivo usci con il titolo Grundriss der Klimakunde, nel 1936.
Esso fu accolto favorevolmente soprattutto dai geografi per le facili e interessanti relazioni stabilite tra ambiente climatico, vegetazione e attività umana.
Nel 1919 si ritirò dal suo incarico all'osservatorio di Amburgo e andò a Graz, in Austria, dove avrebbe vissuto per il resto dei suoi giorni.
Infine nel 1930 collaborò con il climatologo tedesco Rudolph Geiger ad un lavoro in cinque volumi esclusivamente di climatologia, intitolata appunto: “Manuale di climatologia”. Non fu mai completato, ma furono pubblicate diverse parti, tre delle quali di Köppen.
Dopo la sua morte, avvenuta nel 1940, altri geografi e climatologi, hanno adattato e migliorato la sua classificazione climatica, che risulta ancora oggi essere la più utilizzata, sia pure con modifiche e adattamenti, grazie anhe ai progressi compiuti dagli studi metereologici e climatologici.
È una classificazione di tipo empirico, basata sul raggruppamento dei climi relativo ai loro effetti sui fenomeni riscontrati in natura ( in particolare sulla vegetazione ) conseguenti ad eventi climatici ( fortunali, mareggiate, tempeste, ect,).
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