è stato un astronomo e matematico svizzero. Professore di astronomia all'Università di Berna nel 1844 e direttore dell'Osservatorio di Berna nel 1847.Nel 1855 accettò la cattedra di astronomia sia all'Università di Zurigo che al Politecnico federale di Zurigo.si è dedicato specialmente alle macchie solari, ne raccolse le osservazioni fin dal tempo di Galileo, riuscendo a individuare con sicurezza il periodo undecennale, per mezzo dei "numeri relativi delle macchie solari", che da lui presero nome.
Attestati
premio ricevuto: Honorary doctor at the University of Bern.
Pubblicazioni
fece ricerche di statistica solare presso l'osservatorio di Zurigo. Scrisse: Handbuch der Astronomie (2 vol. 1890-1892).
Riferimenti
Lessico universale italiano ( Treccani), wikipedia, www.wikizero
Figlio di Giovanni Battista e di Elena Barbieri, intraprese gli studi sacerdotali nel Seminario Vescovile di Padova, laureandosi in teologia nel 1742 e ottenendo la consacrazione a sacerdote l’anno successivo; successivamente cominciò a frequentare all’Università di Padova le lezioni di matematica dell’abate Giuseppe Suzzi. Nel 1744 curò la stampa delle Opere di Galileo, edite dalla tipografia del Seminario, riuscendo a far inserire anche il Dialogo dei Massimi Sistemi, fornito delle annotazioni scritte a mano dallo stesso Galileo nella copia posseduta dalla biblioteca del Seminario. Nel 1752 fu nominato arciprete a Montegalda, dove approfondì lo studio dei filosofi antichi e iniziò ad occuparsi dello studio e dell’osservazione dei fenomeni meteorologici. Nel 1764 fu chiamato a sostituire l’abate Colombo presso l’Università di Padova, ricoprendo la cattedra di Astronomia e meteore e venendo inoltre incaricato di sovrintendere la costruzione di un osservatorio astronomico. Il sito scelto dal Toaldo fu la torre del X secolo, sulle cui rovine il tiranno Ezzelino da Romano aveva costruito un'orribile prigione per i suoi nemici politici; chiamò l’architetto Domenico Cerato da Vicenza per dar seguito al progetto.
Nei suoi studi prestò particolare attenzione all’ elettricità atmosferica e ai mezzi per proteggere gli edifici dai fulmini, fu favorevole alla costruzione dei parafulmini, facendo installare il primo parafulmine pubblico del Dominio Veneziano all’osservatorio. In seguitò fece armare di parafulmini anche il campanile di San Marco a Venezia, la cattedrale di Siena, la torre dell’università di Padova e le navi della marina veneziana.
Adottando le opinioni di Benjamin Franklin sulla loro azione preventiva e protettiva, e con Il suo trattato ‘Della maniera di difendere gli edifici dal fulmine’ (1772) e il suo opuscolo ‘Dei conduttori metallici a preservazione degli edifici dal fulmine’ (1774) contribuì in gran parte a rimuovere i pregiudizi popolari del tempo contro l'uso dell'invenzione di Franklin.
Nel 1776 diede avvio alle osservazioni astronomiche nell’Osservatorio ormai completato, dove aveva anche trasferito la sua residenza dall’anno precedente. Alla Specola proseguì le osservazioni meteorologiche da lui iniziate a Padova nel 1766 e che continuò poi fino alla morte: queste furono la base per la redazione del suo trattato Della vera influenza degli astri, delle stagioni e mutazioni di tempo. Il suo Saggio meteorologico (1770), fu l’opera che segnò la nascita della meteorologia moderna.
Toaldo fu socio di numerose Accademie italiane ed europee, in primis dell’Accademia di Padova, e alla caduta della millenaria Repubblica di Venezia fu chiamato a far parte del comitato di pubblica istruzione, il nuovo organo di governo dell’Università. Morì pochi mesi dopo, colpito da ‘apoplessia nervosa’.
Attestati
Laurea in Teologia;
parroco di Montegalda (1754);
professore di Astronomia e Meteore presso l'Università di Padova;
socio dell'Accademia di Padova;
socio del comitato della pubblica istruzione;
Pubblicazioni
Della maniera di difendere gli edifici dal fulmine (1772);
Dei conduttori metallici a preservazione degli edifici dal fulmine (1774);
Della vera influenza degli astri, delle stagioni e mutazioni di tempo (1770);
Traduzione dell'Abrège d'astronomie di Jèrome De La Lande;
Curiosità
A 14 anni entrò a far parte del Seminario di Padova.
Fu insegnante dello scrittore,poeta e traduttore Melchiorre Cesarotti.
Gli è stato dedicato un asteroide, 23685 Toaldo, scoperto nel 1997.
Toaldo,realizzando la traduzione dell’Abrégé d’astronomie dell’astronomo francese Jérôme de La Lande, a cui diede il titolo di Compendio d’Astronomia (1777), scrisse il primo testo in lingua italiana per questo genere di studi.
Presso Montegalda si dedicò all'attività pastorale.