Iris pseudacorus

Iris pseudacorus

Cristina Simionato

Iris pseudacorus

Giglio acquatico

Iris deriva da una parola greca che significa arcobaleno; questa pianta è stata chiamata così per le varie e vivaci tonalità dei suoi fiori.
Il nome pseudacorus, invece, gli viene attribuito per non confonderlo con l'Acorus calamus, una pianta che proveniva dall'Oriente e che era molto simile e vivente negli stessi ambienti.

Cresce meglio in ambienti molto bagnati, si trova spesso in zone umide, dove tollera immersioni.

FUSTO – Pianta erbacea perenne, la sua altezza varia da un metro ad un metro e mezzo, ma talvolta arriva ai due metri.
FOGLIE – Le foglie di questa pianta sono erette, lunghe fino a 90 cm e larghe circa 3 cm.
FIORI – Raccolti in un 'infiorescenza che termina con un fiore apicale, sono d'un giallo brillante, con la tipica forma da Iris.
FRUTTI – Sono delle capsule lunghe dai quattro ai sette cm, contenenti semi di colore marrone chiaro.

I semi torrefatti venivano usati nei periodi di carestia come succedaneo del caffè; inoltre l’Iris pseudacorus viene utilizzato in ambito terapeutico nel trattamento esterno delle ferite e per curare il mal di denti.

Come e dove si originò la prima Iris nessuno lo sa e forse non lo sapremo mai. La prima differenza fra le diverse specie avvenne però prima che i ponti continentali che univano il Canada con l’Europa e l’Africa con il Brasile scomparissero nelle profondità degli oceani facendo si che scomparissero anche le possibilità di scambio di forme viventi. L’iris si è quindi sviluppato in due luoghi distinti con condizioni ambientali diverse ma sia le specie americane che quelle europee mantengono evidenti quei punti di contatto che dimostrano l’origine comune. I diversi ambienti e quindi le diverse condizioni ambientali hanno influenzato notevolmente lo sviluppo delle iris.