GROTE REBER

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Title

GROTE REBER

Creator

David Belardinelli

Contributor

David Belardinelli

Scienziati Item Type Metadata

Nome completo

Grote Reber

Luogo e data di nascita

Chicago (USA), 22 dicembre 1911

Luogo e data di morte

Tasmania (Australia), 20 dicembre 2002

Biografia

Grote Reber nacque a Wheaton, sobborgo di Chicago, il 22 dicembre 1911.
Si laureò presso l'Armor Institute of Technology nel 1933 in ingegneria elettronica.
Era un operatore radioamatoriale e lavorò per vari produttori di radio a Chicago dal 1933 al 1947.
Cominciò a interessarsi alla radioastronomia dopo aver letto gli articoli originali di Karl Jansky del 1932 e 1933.
Fece domanda di lavoro presso i laboratori Bell Labs come Jansky, ma non c’erano posti di lavoro disponibili perché il Paese stava attraversando la Grande Depressione, così decise di studiare la radioastronomia da solo.
Nel 1937, mentre lavorava per una compagnia radiofonica a Chicago, costruì a proprie spese nel giardino di casa un'antenna radio orientabile del diametro di 9 metri, per studiare l'intensità delle radiosorgenti in diverse posizioni nel cielo: si trattava del primo radiotelescopio parabolico progettato per osservazioni radioastronomiche.
Riuscì a rilevare l'emissione radio dalla Via Lattea nel 1938, presentando i dati raccolti come mappe che mostrano che le aree più luminose corrispondono alla nostra galassia, confermando la scoperta di Jansky. Individuò anche per la prima volta altre radiosorgenti luminose, come quelle della radiogalassia Cygnus A e del resto i supernova Cassiopeia A.
Reber pubblicò i suoi primi risultati nel 1940 sull'"Astrophysical journal", presentando questa nuova radioastronomia agli astronomi, i quali erano d'altronde in gran parte indifferenti a questo nuovo tipo di osservazioni, infatti Reber rimase l’unico radioastronomo al mondo per circa un decennio.
Nel 1947 venne assunto dal National Institute of Standards and Technology (NIST) e si trasferì, assieme al suo telescopio, a Sterling, Virginia. Nel 1951, grazie a una borsa dell’organizzazione filantropica privata Research Corporation for Science Advancement tornò alla ricerca indipendente e si trasferì alle Hawaii.
Il NIST spostò il Reber Radio Telescope nel nuovo campus del NIST a Boulder, Colorado, e nel 1959 lo mandò al National Radio Astronomy Observatory (NRAO) a Green Bank, West Virginia, dove si trova tuttora, designato Monumento Nazionale dal 1989.
Negli ultimi anni Reber rivolse la sua attenzione alle onde radio cosmiche a frequenze molto basse. Le onde di queste frequenze non possono penetrare nella ionosfera terrestre se non in alcune parti della Terra in periodi di bassa attività solare. Uno di questi luoghi è la Tasmania, dove Reber visse per molti anni e in cui morì il 20 dicembre 2002. Parti delle sue ceneri sono state poste sotto molti dei principali radiotelescopi di tutto il mondo.

Attestati

Per il suo lavoro pioneristico sulla radioastrnomia Reber fu insignito di vari riconoscimenti quali:
Laura ad honorem in Scienze dall'Università dell'Ohio (1962)
Medaglia Bruce dalla Società astronomica del Pacifico (1962)
Henry Norris Russell Lectureship dalla Società astronomica americana (1962)
Medaglia Elliot Cresson dal Franklin Institute (1963)
Medaglia Jackson-Gwilt dalla Royal Astronomical Society (1983)
Premio Jansky dal National Radio Astronomy Observatory (1976)

Pubblicazioni

Reber pubblicò molti articoli per importanti riviste scientifiche come "Astrophysical journal", "Sky and telescope", "Nature", "Science", "Scientic American"... spesso pubblicando dati delle sue rilevazioni, come in "Cosmic static" (pubblicato per "Astrophysical Journal" nel 1940) e in "Galactic Radio Waves" (pubblicato per "Sky and Telescope" nel 1949).
A seguito il link del sito della NRAO con l'elenco di tutti gli articoli di Reber: https://www.nrao.edu/archives/Reber/reber_publist.shtml

Curiosità

Reber fu sempre scettico riguardo la teoria del Big Bang: credeva che lo spostamento verso il rosso fosse dovuto all' interazione della luce e di altre radiazioni elettromagnetiche da parte di materia oscura a bassa densità, su distanze intergalattiche

Riferimenti

https://www.nrao.edu/whatisra/hist_reber.shtml
https://www.nist.gov/blogs/taking-measure/grote-reber-radio-astronomer
http://www.treccani.it/enciclopedia/la-seconda-rivoluzione-scientifica-fisica-e-chimica-la-scienza-del-macromondo_%28Storia-della-Scienza%29/
https://en.m.wikipedia.org/wiki/Grote_Reber

Collection

Citation

David Belardinelli, “GROTE REBER,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed April 25, 2024, http://www.cosmicnoise.it/o/items/show/652.