DDT

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Dublin Core

Title

DDT

Creator

Riccardo Segalla

Contributor

Riccardo Segalla

Chimica Item Type Metadata

Denominazione

Ddt

Formula chimica

Il DDT, abbreviazione di DicloroDifenilTricloroetano, è ottenuto dalla reazione del tricloroetano con il clorobenzene.

Formula di struttura

Nella figura si può osservare la struttura molecolare del composto DDT, ovvero diclorodifeniltricloroetano. 
https://tophealthjournal.com/wp-content/uploads/2018/08/DDT.jpg

Proprietà fisico/chimiche

Tricloroetano
1,1,2-tricloroetano
C2H3Cl3
Massa molare 133,4 g/mol
Aspetto liquido incolore dall'odore dolciastro
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm³)1,34
Solubilità in acqua scarsa
Temperatura di fusione −33°C
Temperatura di ebollizione 74°C
Temperatura di autoignizione 490°C

Clorobenzene
2-clorobenzene
C6H5Cl
Massa molare 112,46 g/mol
Aspetto liquido incolore
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm³) 1,11
Solubilità in acqua scarsa
Temperatura di fusione ‎−45 °C
Temperatura di ebollizione ‎132 °C

Stato naturale e diffusione

Si tratta di un solido incolore altamente idrofobico con un leggero odore di composto aromatico. Fu il primo insetticida moderno e forse il più conosciuto.

Processo produttivo

Una sintesi facile, un costo irrisorio, sembravano essere gli ingredienti per un successo definitivo nella guerra contro i parassiti. Questo composto ebbe grandi proprietà insetticide ma, spesso fu utilizzato e pubblicizzato in modo improprio.

Utilizzi, applicazioni

Il DDT venne utilizzato come insetticida, il suo ruolo fu fondamentale in Italia per debellare la malaria, sopratutto in Sardegna, dove fu commercializzato come Flit. Fu scelto come prodotto per combattere la zanzara anofele, insetto portatrice dalla malaria e responsabile della diffusione. Oltre alla malaria utile anche contro la diffusione del tifo, venne usato sia sulla popolazione civile sia militare. Nonostante le pubblicità e gli slogan che rassicuravano la popolazione sulla non nocività del prodotto, il DDT è tutt'altro che salutare sia per gli umani che altri mammiferi.

Cenni storici

La scoperta di tale insetticida è attribuita al chimici svizzero Paul Hermann Mϋller che era alla ricerca di un rimedio ai pidocchi. La sua sintetizzazione però fu da parte del chimico austriaco Othmar Zeidler nel 1873. L'uso si diffuse nel 1939 ma dieci anni dopo, già nel 1950 i suoi utilizzi vengono limitati;«...con tutta probabilità i rischi potenziali del DDT erano stati sottovalutati». Nel 1972 viene proibito negli USA e nel 1978 in Italia, nell'Unione europea è decretato con la frase di rischio R40 : "Possibilità di effetti cancerogeni".

Note

Nel 1962, una biologa e ambientalista americana, Rachel Carson, pubblicò il libro Primavera silenziosa, che denunciava il DDT come causa del cancro e nocivo nella riproduzione degli uccelli.
Anche se di dubbia provenienza è celebre il motivetto: “Copa la vècia col flit”, usato in dialetto in Friuli-Venezia-Giulia. Forse tratto dallo slogan pubblicitario:”Ammazza la mosca col flit”.

Riferimenti

https://www.amolachimica.it/ddt-insetticida/

http://www.treccani.it/enciclopedia/ddt_%28Enciclopedia-Italiana%29/

http://www.chimicare.org/curiosita/la-chimica-nella-vita-domestica/gli-insetticidi-grande-sfida-la-chimica/

Collection

Citation

Riccardo Segalla, “DDT,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed April 24, 2024, http://www.cosmicnoise.it/o/items/show/793.