TYCHO BRAHE
Dublin Core
Title
TYCHO BRAHE
Creator
Luca Fantini
Contributor
Luca Fantini
Scienziati Item Type Metadata
Nome completo
Tycho Brahe
Luogo e data di nascita
Knutstorp (Danimarca), 14 dicembre 1546
Luogo e data di morte
Praga (Repubblica Ceca), 24 ottobre 1601
Biografia
Il suo vero nome era Tyge, latinizzato in Tycho intorno all’età di 15 anni.
Visse con la sua famiglia natale per pochi anni, adottato poi dallo zio, ancora più benestante del nucleo famigliare d’origine.
A soli 13 anni intraprese gli studi universitari a Copenhagen, dove si dedicò, assecondando i desideri degli zii, agli studi umanistici: latino, filosofia e retorica.
Se non che, il 21 Agosto 1560 alle ore 13, nel cielo di Copenhagen vi fu un’eclisse solare parziale. Il quattordicenne Tyge fu rapito dal fenomeno naturale tanto da convincere i suoi professori a spronarlo nello studio scientifico dell’astronomia.
Brahe fu l'ultimo grande sostenitore della teoria geocentrica.
Quando, nel 1572, scoprì la stella nova (oggi chiamata supernova), che studiò e descrisse nella sua prima opera, il re di Danimarca e Norvegia Federico II lo invitò a tenere un corso di astronomia all'università di Copenaghen e gli assegnò poi una rendita annua. Il re mise poi a sua disposizione i mezzi per costruire un osservatorio astronomico sull’isola di Hven dove, nel 1576 e nel 1584, furono edificati gli osservatori di Uranienborg (il castello d'Urania) e Stjärneborg (il castello delle stelle).
Circondato da allievi e studiosi, Brahe costruì e perfezionò strumenti per l’osservazione, accumulando così una gran quantità di dati estremamente precisi, dai quali l'allievo Keplero (convinto eliocentrista) seppe trarre le Tavole rudolfine (catalogo di un migliaio di stelle) e le famose tre leggi dei moti planetari.
La sua indipendenza religiosa e il disprezzo per la nobiltà gli procurarono molti nemici e Cristiano IV, successore di Federico II, nel1588, ritirò tutti i benefici concessi all’ astronomo.
Nel 1597 Brahe abbandonò Uranienborg, trasferendosi dapprima ad Amburgo e stabilendosi poi definitivamente a Praga, dove ricevette, dall'imperatore Rodolfo II, i fondi per realizzare un nuovo osservatorio e quindi la possibilità di riprendere le ricerche; ma la morte, avvenuta nel 1601, gli impedì terminare i lavori.
L’importanza di Brahe è dovuta al fatto che fu uno dei primi ricercatori capaci di condurre un lavoro sperimentale serio e rigoroso. A differenza sua, gli uomini di scienza dell’epoca si rifacevano ancora ai dati sperimentali dell’epoca tolemaica.
Fu anche il primo astronomo in grado di correggere le osservazioni sull'effetto della rifrazione atmosferica e di apportare notevoli miglioramenti alla teoria della Luna.
Rifiutò il sistema copernicano perché i suoi strumenti non erano in grado si rilevare la parallasse annua delle stelle, da lui giustamente prevista come conseguenza del moto di rivoluzione terrestre.
Elaborò un sistema (ticonico) che poneva la Terra al centro dell’universo, al centro delle orbite del Sole e della Luna. Mentre gli altri cinque pianeti: Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno, secondo la sua teoria, orbitavano intorno al Sole.
Di Brahe vanno anche ricordate due importanti osservazioni: la prima riguarda una cometa che Tycho osservò nel 1577, e della quale calcolò la traiettoria, scoprendo che orbitava attorno al sole: conferma sperimentale della visione copernicana. La seconda riguarda una stella anomala (una supernova) che comparve in un punto in cui non si erano mai viste stelle, diventando sempre più luminosa, finché dopo alcuni anni si attenuò e scomparve. Ciò aveva una sconvolgente conseguenza: le stelle non potevano essere oggetti eterni e immutabili come gli antichi avevano immaginato.
Visse con la sua famiglia natale per pochi anni, adottato poi dallo zio, ancora più benestante del nucleo famigliare d’origine.
A soli 13 anni intraprese gli studi universitari a Copenhagen, dove si dedicò, assecondando i desideri degli zii, agli studi umanistici: latino, filosofia e retorica.
Se non che, il 21 Agosto 1560 alle ore 13, nel cielo di Copenhagen vi fu un’eclisse solare parziale. Il quattordicenne Tyge fu rapito dal fenomeno naturale tanto da convincere i suoi professori a spronarlo nello studio scientifico dell’astronomia.
Brahe fu l'ultimo grande sostenitore della teoria geocentrica.
Quando, nel 1572, scoprì la stella nova (oggi chiamata supernova), che studiò e descrisse nella sua prima opera, il re di Danimarca e Norvegia Federico II lo invitò a tenere un corso di astronomia all'università di Copenaghen e gli assegnò poi una rendita annua. Il re mise poi a sua disposizione i mezzi per costruire un osservatorio astronomico sull’isola di Hven dove, nel 1576 e nel 1584, furono edificati gli osservatori di Uranienborg (il castello d'Urania) e Stjärneborg (il castello delle stelle).
Circondato da allievi e studiosi, Brahe costruì e perfezionò strumenti per l’osservazione, accumulando così una gran quantità di dati estremamente precisi, dai quali l'allievo Keplero (convinto eliocentrista) seppe trarre le Tavole rudolfine (catalogo di un migliaio di stelle) e le famose tre leggi dei moti planetari.
La sua indipendenza religiosa e il disprezzo per la nobiltà gli procurarono molti nemici e Cristiano IV, successore di Federico II, nel1588, ritirò tutti i benefici concessi all’ astronomo.
Nel 1597 Brahe abbandonò Uranienborg, trasferendosi dapprima ad Amburgo e stabilendosi poi definitivamente a Praga, dove ricevette, dall'imperatore Rodolfo II, i fondi per realizzare un nuovo osservatorio e quindi la possibilità di riprendere le ricerche; ma la morte, avvenuta nel 1601, gli impedì terminare i lavori.
L’importanza di Brahe è dovuta al fatto che fu uno dei primi ricercatori capaci di condurre un lavoro sperimentale serio e rigoroso. A differenza sua, gli uomini di scienza dell’epoca si rifacevano ancora ai dati sperimentali dell’epoca tolemaica.
Fu anche il primo astronomo in grado di correggere le osservazioni sull'effetto della rifrazione atmosferica e di apportare notevoli miglioramenti alla teoria della Luna.
Rifiutò il sistema copernicano perché i suoi strumenti non erano in grado si rilevare la parallasse annua delle stelle, da lui giustamente prevista come conseguenza del moto di rivoluzione terrestre.
Elaborò un sistema (ticonico) che poneva la Terra al centro dell’universo, al centro delle orbite del Sole e della Luna. Mentre gli altri cinque pianeti: Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno, secondo la sua teoria, orbitavano intorno al Sole.
Di Brahe vanno anche ricordate due importanti osservazioni: la prima riguarda una cometa che Tycho osservò nel 1577, e della quale calcolò la traiettoria, scoprendo che orbitava attorno al sole: conferma sperimentale della visione copernicana. La seconda riguarda una stella anomala (una supernova) che comparve in un punto in cui non si erano mai viste stelle, diventando sempre più luminosa, finché dopo alcuni anni si attenuò e scomparve. Ciò aveva una sconvolgente conseguenza: le stelle non potevano essere oggetti eterni e immutabili come gli antichi avevano immaginato.
Attestati
A Tycho Brahe sono stati dedicati:
- un cratere di 85 km di diametro (Cratere Tycho) sulla Luna
- un monumento in marmo in cui è ritratto insieme a Giovanni Keplero, a Praga, nei pressi del Castello
- un asteroide: 1677 Tycho Brahe
- il genere di palme Brahea
- un cratere di 85 km di diametro (Cratere Tycho) sulla Luna
- un monumento in marmo in cui è ritratto insieme a Giovanni Keplero, a Praga, nei pressi del Castello
- un asteroide: 1677 Tycho Brahe
- il genere di palme Brahea
Pubblicazioni
Due volumi riguardanti l'osservazione dei punti lungo l'orbita di Marte, dati che resero possibile (molti anni dopo) la scoperta delle sua ellitticità da parte di Keplero.
Curiosità
La storia più singolare intorno al personaggio è sicuramente quella che riguarda il suo naso: a 20 anni Brahe, studente all’università di Rostock, litiga con un nobile danese, tale Parsbjerg, su chi dei due è il miglior matematico. Lo scontro finisce con un duello, durante il quale un colpo di spada gli porta via di netto il naso. L’astronomo sarà costretto per tutta la vita a portare una protesi, costruita con metalli nobili, che tiene incollata al moncherino con una speciale pasta di sua invenzione. Da qui la teoria per la quale sarebbe morto di auto-avvelenamento involontario, causato proprio da quell’impasto a base di mercurio, ipotesi smentita dalle recenti analisi, che invece hanno determinato le reali cause della morte, narrate a suo tempo dal più famoso fra i suoi allievi: Keplero.
Anno 1601, Brahe ha 55 anni, è ospite a un banchetto reale. Lo scienziato è costretto a trattenere lo stimolo alla minzione, perché alzarsi da tavola prima che si alzi il re è maleducazione. Lui rispetta l’etichetta, stringe i denti, soffre, resiste, finché gli scoppia la vescica. Seguono 11 giorni di agonia e dolori atroci, durante i quali detta il suo epitaffio: “Visse come un saggio, morì come uno stupido“, che lo portano al decesso.
Anno 1601, Brahe ha 55 anni, è ospite a un banchetto reale. Lo scienziato è costretto a trattenere lo stimolo alla minzione, perché alzarsi da tavola prima che si alzi il re è maleducazione. Lui rispetta l’etichetta, stringe i denti, soffre, resiste, finché gli scoppia la vescica. Seguono 11 giorni di agonia e dolori atroci, durante i quali detta il suo epitaffio: “Visse come un saggio, morì come uno stupido“, che lo portano al decesso.
Riferimenti
- http://www.matefilia.it/arturnet/numero4/riv_cop/mappa2/ticho/brahe.htm
- http://www.artedirealizzarelimpossibile.com/blog/399-il-naso-dell-astronomo
- https://www.astronomia.com/progetti/locchio-infinito-di-galileo/prima-di-galileo/tycho-brahe-e-la-perfezione-delle
- osservazioni/https://www.torinoscienza.it/personaggi/tycho-brahe
- http://www.sioechcf.it/allegati/storia/TBrae_cap_5.pdf
Collection
Citation
Luca Fantini, “TYCHO BRAHE,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed December 7, 2024, http://www.cosmicnoise.it/o/items/show/939.