GRAFITE

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Title

GRAFITE

Creator

Lorenzo Lacurre

Description

L'abito cristallino della grafite è solitamente disposto in cristalli lamellari di colore nero opaco o grigiastro, talvolta a contorni esagonali e con fitte striature.
Per quanto riguarda la lucentezza il minerale è metallico e in materia di opacità esso è opaco o translucido se si trova in scaglie minute e sottili.

Scheda mineralogica Item Type Metadata

Gruppo cristallino

Dimetrico

Sistema cristallino

Esagonale

Classe di simmetria

Bipiramidale diesagonale

Classe cristallochimica

I - ELEMENTI NATIVI

Formula chimica

C

Altri nomi

plumbago, molibdaena, piombo nero, mica dei pittori, (engl.: graphite)

Aspetto

L'abito cristallino della grafite è solitamente disposto in cristalli lamellari di colore nero opaco o grigiastro, talvolta a contorni esagonali e con fitte striature.
Per quanto riguarda la lucentezza il minerale è metallico e in materia di opacità esso è opaco o translucido se si trova in scaglie minute e sottili.

Proprietà fisiche

Durezza (Mohs) = 1,0 - 1,5
Densità (g/cm3) = 2,09 – 2,23
L'indice di rifrazione è opaco, mentre il pleocroismo è praticamente assente.
La temperatura di fusione è la più alta in assoluto (3.500 °C), ma la grafite si rivela insolubile negli acidi.
Per quanto riguarda il polimorfismo, la grafite condivide la stessa formula chimica con il diamante.
Questo minerale è solo lievemente radioattivo ed è invece un ottimo conduttore elettrico.

Ambiente di formazione

Il minerale si forma principalmente in rocce metamorfiche derivate da materiali carboniosi, da rocce basaltiche o in filoni idrotermali.
La grafite rappresenta infatti l'ultimo stadio del processo di formazione dei carboni fossili.

Luoghi di ritrovamento

Grandi giacimenti si trovano in Sri Lanka, Madagascar, Russia, Corea del Sud, Messico, Romania, Baviera, Slovacchia e Repubblica Ceca.

Usi

La grafite viene utilizzata per produrre refrattari, lubrificanti, matite, coloranti ed elettrodi.
Veniva inoltre anche usata anche nei reattori nucleari sovietici RBMK 1000.
Infine, fogli bidimensionali di grafite chiamati "grafene" sono utilizzati per realizzare i più piccoli transistor prodotti al mondo.

Etimologia

Grafite deriva dal greco antico γράφω (grafo), che significa "io scrivo". Il primo a chiamarla così fu il chimico svizzero Alfred Werner nel 1799.

Note e commenti

Nel XVIII secolo si credeva che la grafite fosse costituita da ferro e carbonio e solo alla fine del secolo il chimico svedese Jöns Jacob Berzelius dimostrò che quel minerale con cui si poteva scrivere non era altro che puro carbonio.

Citation

Lorenzo Lacurre, “GRAFITE,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed April 20, 2024, http://www.cosmicnoise.it/o/items/show/250.