DIASPRO

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Title

DIASPRO

Creator

Iacopo Gaddi

Description

I diaspri sono costituiti da quarzo micro e criptocristallino granulare, in certi casi anche fibroso, combinato a volte a piccole quantità di silice opalina; per quanto riguarda il colore è generalmente rosso per via delle impurezze di ferro, tuttavia può esser vario; la lucentezza è da vitrea a grassa, infine è opaco.

Scheda mineralogica Item Type Metadata

Gruppo cristallino

Dimetrico

Sistema cristallino

Trigonale

Classe di simmetria

Romboedrica trigonale

Classe cristallochimica

IV - OSSIDI

Formula chimica

SiO2 + Fe, O, H, Si

Altri nomi

Il diaspro ha molte varietà quali: diaspro comune, diaspro fiorito, diaspro giallo, diaspro zonato, diaspro-onice, diaspro malachite, crisodiaspro, diaspro sanguigno, diaspro nero, diaspro verde, plasma, lapis svizzero. (engl.: jasper).

Aspetto

I diaspri sono costituiti da quarzo micro e criptocristallino granulare, in certi casi anche fibroso, combinato a volte a piccole quantità di silice opalina; per quanto riguarda il colore è generalmente rosso per via delle impurezze di ferro, tuttavia può esser vario; la lucentezza è da vitrea a grassa, infine è opaco.

Proprietà fisiche

La durezza è 7 (Mohs); la densità è 2,65 - 2,70 g/cm³; l'indice di rifrazione è 1,53-1,54; facilmente solubile nelle basi, in particolare KOH; Fluorescenza: giallo verde, gialla e bianca.

Ambiente di formazione

Il minerale si forma per sedimentazione e precipitazione di silice in acque abbondanti di questo elemento, sedimentazione/precipitazione innescata da un processo vulcanico innescato nel bacino acquifero stesso. La precipitazione/sedimentazione della silice può avvenire sotto forma di "gel" che in seguito, dopo la depositazione sul fondo del bacino, si solidifica; tuttavia l'origine del diaspro può essere a volte organogeno, cioè può essere originato da alcuni tipi di spugne e/o radiolari e/o gusci silicei di diatomee (rispettivamente animali appartenenti al genere porifera, animali unicellulari planctonici ed alghe unicellulari planctoniche).

Luoghi di ritrovamento

I depositi di diaspro sono di dimensioni notevoli, soprattutto, in Egitto, Australia, Brasile, Dekkan (India), negli Urali e in Siberia, in Kansas, California, Arizona, ma anche in Uruguay e in Madagascar.

Usi

Il diaspro presenta fratture concoidi (bordi taglienti come quelli del vetro o del quarzo) ed è molto compatto e resistente, tanto da risultare un materiale utile per la produzione di punte, lame ed altri utensili delle industrie litiche dall'Homo erectus in avanti: è infatti una roccia del tutto simile alla selce.
Tra questi oggetti sono stati trovati dei sigilli cilindrici o degli amuleti in diaspro. Questi ultimi si ritenevano efficaci contro la siccità ed i disturbi della vista.
L'utilizzo come gemma di questa pietra è molto modesto (viene tagliato a forma di cabochon), difatti si preferisce utilizzarla come pietra ornamentale per realizzare tessere di mosaico o oggetti di grandi dimensioni tipo coppe, vasi o sculture.
Con il diaspro si realizzano tra l'altro anche delle lastre per ricoprire pareti e pavimenti di ambienti lussuosi, come ad esempio alcuni palazzi dei nobili russi del periodo degli zar. Attualmente le lastre di diaspro vengono utilizzate come rivestimenti murali negli Stati Uniti.A partire dal XV secolo, per esempio, le chiese e le cappelle rinascimentali disseminate nelle città italiane furono ornate da magnifiche colonne di diaspro scolpito.

Etimologia

Etimologia: dal greco (iaspis)= diaspro e di origine persiana.

Note e commenti

Vi sono alcune curiosità che riguardano l'uso del diaspro tra le quali ricordiamo: gli assiri utilizzavano la polvere di diaspro per attenuare i dolori delle donne durante il parto, inoltre gli antichi attribuivano al diaspro rosso il potere di far piovere nei periodi di siccità. Nei nostri campioni si possono ammirare tre varietà di diaspro cioè quella rossa, verde e gialla. Infine sono presenti in tutti i campioni, delle leggere venature che possono essere chiare o scure.

Citation

Iacopo Gaddi, “DIASPRO,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed April 28, 2024, http://www.cosmicnoise.it/o/items/show/255.